Cos’è un pulsossimetro e come funziona?

Chi ha dei problemi legati al sistema respiratorio probabilmente sarà a conoscenza di alcuni strumenti in particolare che potranno essere usati per tenere conto di alcuni parametri importantissimi a questo riguardo. Chi soffre di patologie come asma, bronchite cronica e simili, dovrebbe infatti costantemente monitorare il livello di ossigeno presente nel sangue. Si tratta di un valore importantissimo che può rivelarsi fondamentale per la vostra salute. Potete misurare questo valore anche a casa utilizzando un semplice pulsossimetro. Di cosa si tratta?

Il termine “pulsossimetro” è stato usato per la prima volta nel 1977, anno di nascita di questo utile strumento. Le prime unità di questo tipo di dispositivo sono state sviluppate e commercializzate da una società chiamata Philips Nieuwenhof GmbH in Olanda, e successivamente sono state commercializzate anche dalla società americana Bausch & Lomb. Questo tipo di dispositivo non ha un misuratore incorporato, ma utilizza semplicemente il polso della persona per poter effettuare una misurazione accurata della percentuale di ossigeno nel sangue. Mentre l’utente respira, il monitor va a monitorare la quantità di ossigeno che ha nel sangue e visualizza la lettura sullo schermo. Più ossigeno si ha nel sangue, più forte sarà la risposta del cuore a questo valore. Se il valore ottenuto resta sempre più o meno lo stesso, vuol dire che il livello di ossigenazione del sangue è buono.

Molte persone usano questo tipo di dispositivi principalmente per ragioni mediche – in particolare per i pazienti che hanno bisogno di monitorare il loro contenuto di ossigeno nel sangue. Le letture del pulsossimetro possono spesso essere utilizzate anche per aiutare a determinare se un paziente riceve la giusta quantità di sangue ossigenato. In passato, un medico utilizzava il modello base di respirazione del paziente per determinare se il suo corpo aveva o meno la capacità di ricevere sangue ossigenato. Visto che questo processo richiede tempo, i medici hanno iniziato a utilizzare i risultati di un pulsossimetro per capire se i loro pazienti ricevevano il giusto apporto di sangue ossigenato. Questi dispositivi sono ormai ampiamente utilizzati in tutto il mondo, e alcune persone ritengono che siano vitali per coloro che ne hanno più bisogno.

Naturalmente, sono anche importanti per aiutare a prevenire una serie di altri disturbi, tra cui le malattie coronariche, l’asma e l’arresto cardiaco. Anche se la precisione di un pulsossimetro potrebbe variare, essi sono generalmente abbastanza affidabili per aiutare il paziente a tenere sotto controllo i suoi valori. Per molti pazienti, questo è proprio quello di cui hanno bisogno.

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